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VANESSA DEL CARDO: LA GRANDE MIGRATRICE

Visto l’interesse dimostrato per l’argomento della migrazione delle farfalle oggi andiamo ad approfondire quella della vanessa del cardo.
La migrazione animale è una risposta evolutiva all'eterogeneità sia nello spazio che nel tempo, poiché funziona come una strategia per lo sfruttamento delle risorse temporanee associate agli habitat non permanenti (1).
Tra gli insetti, varie specie di libellule, locuste, falene e farfalle sono ben note migratrici (2), che di solito coinvolgono diverse generazioni nel completamento di viaggi di andata e ritorno. Uno dei casi più famosi è quello delle popolazioni nordamericane di Danaus plexippus L. (farfalla monarca), divenuta specie modello per lo studio della migrazione degli insetti. Questa specie effettua una migrazione di andata e ritorno che coinvolge fino a cinque generazioni tra il Canada e le latitudini più calde del Messico, dove una generazione di farfalle adulte trascorre l'inverno in diapausa (qui parliamo della diapausa).
La Vanessa del cardo (Vanessa cardui L.) è un'altra farfalla che esegue migrazioni altrettanto impressionanti.
La gamma di distribuzione di V. cardui è molto più ampia di quella della farfalla monarca. È una specie praticamente cosmopolita che può essere trovata ovunque tranne la maggior parte del Sud America e dell'Australia. Pertanto, la Vanessa del cardo ha uno dei più grandi range di distribuzione tra gli animali terrestri che intraprendono movimenti migratori su larga scala (3). Esistono registrazioni occasionali per località estremamente fredde, come ad esempio vicino al circolo polare artico alle Svalbard, Norvegia (4) e vicino all'Antartico sull'isola di Marion, c. 1.800 km a sud-est della punta meridionale dell'Africa (5).
Si conoscono poche informazioni sulle rotte migratorie globali della Vanessa del cardo, ma la rotta migratoria tra l'Africa nord-occidentale e l'Europa ha ricevuto una certa attenzione (6) e ci coinvolge direttamente in quanto spesso le rotte migratorie sfruttano la penisola italica.
In sintesi, il ciclo migratorio in questa regione è caratterizzato da spostamenti latitudinali con il progredire delle stagioni: un avanzamento annuale verso nord in primavera (marzo-giugno) seguito da un movimento di ritorno verso sud in autunno (settembre-novembre). Si pensa che almeno sei generazioni siano coinvolte in questo movimento annuale tra il Maghreb e il Sahel (la regione tra il deserto del Sahara e la zona afrotropicale e il nord Europa (7).

Fig 1. Rotte migratorie della Vanessa del cardo - Img. Wikipedia
Una questione ancora poco chiara è la destinazione dei migranti europei autunnali diretti a sud.
Studi recenti suggeriscono che i migranti europei potrebbero spingersi fino all’Africa tropicale subsahariana (8) per evitare l’inverno delle regioni temperate e la siccità del Nord-Africa, in questo caso gli individui percorrerebbero più di 4.000 km in una sola generazione!
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Buon rilascio!
(1) Southwood, 1962, 1977; Dingle, 2014
(2) Chapman, Reynolds & Wilson, 2015
(3) Shields, 1992
(4) Lokki, Malmstrom & Suomalainen, 1978
(5) Chown & Language, 1994
(6) Williams, 1930, 1970; Pollard et al., 1998; Stefanescu, Alarcón & Àvila, 2007; Stefanescu et al., 2013
(7) Stefanescu et al., 2013
(8) Talavera & Vila, 2017